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Carlo A. Pelanda
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IL PUNTO

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7/7/2025

La nuova età della robotica autonoma richiede più potere cognitivo degli umani

La partita di calcio tra robot umanoidi in Cina così come l’uso operativo di robot quadrupedi come muli ed esploratori in reparti militari segnala un salto tecnologico: inizia l’età della “cibernazione” (produzione di automi indipendenti multifunzionali). Questa è trainata per lo più dalla spesa militare di superiorità – con punte in Cina ed America – che spinge un megaciclo del capitale di offerta con ricaduta stimolativa delle nuove tecnologie sul mercato civile e conseguente amplificazione della nuova tendenza.
Questa tecnorivoluzione ha un carattere diverso da quelle precedenti analizzabili nell’evoluzione via protesi tecnologiche negli ultimi diecimila anni: fuoco, arco, aratro, idraulica agricola, stampa, macchine a vapore ed a combustione, volo, energia nucleare, computer, ecc.  La diversità sta nell’autonomia della protesi tecnologica. Autonomia che va oltre quella programmata nei servomeccanismi generati negli ultimi decenni perché li rende più mobili e capaci, via schemi cognitivi sintetici di intelligenza artificiale, di decisioni che pur programmate danno al robot un potere di scelta autonoma di contingenza nonché di multifunzionalità. Pertanto inizia un’era dove la protesi tecnologica può essere staccata dal braccio umano e quindi non essere più definibile come “protesi tecnopotenziante”, ma come “strumento autonomo delegato per missioni operative”. Questo futuro è stato anticipato da film fin dagli anni 80 dell’altro secolo dove però sono state prevalenti le preoccupazioni di danno all’essere umano o sua sostituzione dalle macchine. Pensieri prudenziali rinnovati recentemente in occasione dell’irruzione dell’AI, pur ancora in fase primitiva. Io rifuggo da eccessi prudenziali, ma da almeno 25 anni suggerisco un approccio culturale/morale che armonizzi tecnorivoluzioni e vantaggio sociale: evitare sia esondazioni sia inaridimenti del progresso tecnologico (Futurizzazione, Sperling, 2003). Dove il criterio è far evolvere la competenza sociale affinché veda vantaggi nelle nuove tecnologie e quindi permetta un ambiente favorevole per gli investimenti. E lo strumento per armonizzare automi evoluti e sistema sociale è passare ad un modello di welfare di investimento che finanzi la formazione super e continua del potere cognitivo degli individui. Il tempo probabile di realizzazione diffusa nel mondo della nuova età della cibernazione è 15-20 anni. C’è tempo per digerirla e renderla leva per la rigenerazione del capitalismo di massa? Ostacoli? Il principio del minimo sforzo, l’ignoranza, l’eccesso di delega all’automa. Basterà rimuoverli per ottenere una relazione armonica tra capacità umane e della nuova robotica? Le visioni future aperte dal salto tecnologico detto fanno intravedere una maggiore frequenza di salti ulteriori, cioè un enorme ed ora indefinibile potenziale di innovazione discontinua. Per esempio la “biocibernazione “, cioè bioautomi, fabbriche totalmente robotizzate, protesi di tecno-potenziamento delle funzioni umane, per esempio esoscheletri di sostegno agli anziani o agli invalidi per la mobilità, chip simil-telepatici nel cervello, ecc. Il mio sottogruppo di ricerca Asimov (fisici ed ingegneri che interagiscono con i ricercatori delle scienze sociali) dedicato alle “analisi di destino” ipotizza un mutamento totale dei sistemi sociali entro un secolo e mezzo trainato dalla nuova età della cibernazione espansiva. Mi sono chiesto se sarà ancora valido il concetto regolativo elaborato quasi 25 anni fa: evitare esondazioni ed inaridimenti. Ho dubbi per la non improbabile inferiorità della capacità regolativa di fronte al ritmo di innovazioni discontinue con conseguenze o luddiste per la comunità che non riuscirà ad accedere alle innovazioni oppure socialmente selettive, comunque. Serve già ora nuova ricerca con lo scopo di armonizzare umano e post-umano, antropocene e robocene.  

ARCHIVIO

La forma economica del nuovo mondo bipolare

Allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale manca quella individualizzabile

Dall’istruzione al potere cognitivo di massa

La guerra continua

Nonostante il dialogo sino-americano la guerra economica continuerà

La priorità di una dedebitazione parziale secca

Ecco la nuova economia della deterrenza

L’avvio dell’ecoadattamento realistico

La trasformazione dell’immigrazione in capitale

La priorità del nucleare di nuova generazione

Prestito irredimibile vs tassa extraprofitti

Europa estroversa vs Ue introversa

La posta in gioco è il dominio del triangolo India-Mediterraneo-Africa

La ricerca per una nuova (ri)globalizzazione

Più G7 contro le crisi multiple

Verso un triumvirato che salverà l’Ue

Dall’irrealismo all’ecorealismo, lentamente

La priorità dell’operazione patrimonio contro debito

Tardare il taglio dei tassi è un errore

Si intravedono i primi passi di esoindustrializzazione

La crisi del Mar Rosso impone scelte forti all’Italia

La presidenza del G7 come occasione per Roma di imparare il ruolo di esportatore attivo di sicurezza

La difesa della fiducia in un mondo metastabile

La relazione tra capitale e avvio della biocibernazione

La necessità di integrare finanza pubblica e privata per gli investimenti di sicurezza militare

Verso una ristabilizzazione geopolitica globale

Ridurre la vulnerabilità per poter calcolare il rischio

L’irruzione dell’AI implica una rivoluzione cognitiva di massa

Più risparmio verso investimenti produttivi

Serve una scienza della dedebitazione

Il possibile scenario “Dedebiting EU”

Necessario accelerare un Piano Enrico Fermi nell’Ue

Come adattarsi all’ecomutamento

Macron pensa di usare la Cina ma è Pechino che sfrutta lui

L’ambiguità della Bce è un pericolo se non corretta

Basta alluvioni e siccità estreme: è possibile

Come ridurre il costo di eventi meteo estremi

Convergenza euroamericana vs. autonomia strategica Ue

L’Ue è importante oltre sé stessa


Un futuribile Song sostituivo dei Brics

I motivi per meno pessimismo e più ottimismo

Serve una nuova Bretton Woods (digitale)

Compensazioni Ue per le aziende italiane sanzionate dalla Russia

Avviare un’ecopolitica realistica nell’Ue

La necessaria evoluzione dell’offerta turistica

Più capitale privato per la proiezione in Africa

Dalla priorità della decarbonizzazione a quella dell’ecoadattamento

La priorità a breve e a lungo di costruire la fiducia economica

Abolire il termine finanza ombra per quella non bancaria

L’opportunità per una nuova industria cinematografica italiana

Europa: meno di un’unione ma più di un’alleanza

Più garanzia di sicurezza ad Israele per ridurne l’aggressività

Operazione vetrina per capitalizzare le imprese italiane

L’attrazione di capitale è più utile degli investimenti a debito

Verso la convergenza tra sostenibilità ambientale ed economica

Perché l'Ue deve diventare più estroversa

L’evoluzione del G7 verso una comunità di difesa

La svolta di Israele

Verso il nuovo nucleare ed un eco-adattamento realistico

La strategia del Kissinger inverso

Il potenziale negoziale dell’Ue con Trump è forte

Le sfide della nuova Guerra fredda

L’Ue ha una struttura economica forte che dopo cambiamenti le darà un destino positivo

La sicurezza richiede un’economia della deterrenza

Verso la nuova strategia di politica industriale

Italia globale, missione possibile

I motivi concreti per un’Italia ottimista


Mondo turbolento, ma improbabile il caso peggiore

Serve un Consiglio per la sicurezza nazionale sistemica

La priorità del nucleare innovativo

L’America dovrà correggere l’eccesso di americanismo

Riflessioni di minoranza sull’effetto Pax Mediterranea di un presidio statunitense dell’area

La strategia geoeconomica dell’Italia nel cambio di mondo

Soluzioni per una riconvergenza euroamericana

Primi segnali per una riconvergenza euroamericana pragmatica

Come estrarre burro dai cannoni

Il mondo finanziario ha la necessità di moderare Trump

Benefici sistemici del riarmo europeo a date condizioni

In America cresce la pressione per moderare gli eccessi controproducenti

Probabilità di una futura correzione interna degli eccessi di Trump

La rilevanza di un accordo Ue – Regno Unito

Verso la riconvergenza tra America ed alleati

Verso una configurazione bipolare del globo, ma meno conflittuale

Verso un mercato integrato del Mediterraneo

Verso un mondo bipolare, ma con varchi

Motivi per un ottimismo economico non eccessivo

La gestione di uno scenario conflittuale continuo via Nova Pax

Passi avanti della convergenza euroamericana nella Nato

L’effetto stimolativo degli investimenti per la sicurezza

In bilico tra escalation e de-escalation

La ricerca della fiducia finanziaria in un’era metastabile

Eurodome per la sicurezza e la reindustrializzazione innovativa dell’Ue

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