ENGLISH VERSION


Dati personali
Pubblicazioni
Articoli
CAP TV
Interviste
Voci dei lettori

 CERCA


Carlo A. Pelanda
X  

MENU   VITA   ARTICOLI   INTERVISTE
fb Tw print

IL PUNTO

--

25/6/2023

Europa estroversa vs Ue introversa

In prima lettura il documento presentato da Francia e Germania con oggetto la revisione dell’architettura Ue per gestirne l’allargamento a 35 nazioni, pur obiettivo importante, mostra molteplici difetti di ingegneria istituzionale: la visione è troppo introversa. In ogni caso un’Ue con circa 500 milioni di abitanti, o poco più, resterà un piccolo mercato sul piano mondiale. Alle nazioni europee associate, invece, serve un più ampio mercato sicuro, cioè con almeno un minimo di regole basiche condivise dai partecipanti che diano certezza ai contratti tra aziende private.
Nel gruppo di ricerca di chi scrive è stata formulata una bozza di ipotesi che possa permettere alle aziende ed al capitale europei la frequentazione di un mercato molto ampio, in espansione geopolitica e geoeconomica a sicurezza crescente (ombrello di accordi intergovernativi) via inclusioni progressive. Questa visione di una Ue estroversa ha generato l’ipotesi di una nuova architettura di mercato comune con altre aree del mondo, a partire dal Mediterraneo costiero e profondo (interfaccia con il Pacifico) con estensione nell’Asia centrale, inizialmente definibile come Common Economic Area (Cea). Oppure Ekumene (casa comune), su suggerimento di un giovane ricercatore greco, facendo riferimento al mercato ellenistico mediterraneo nel terzo secolo a.C. prima della totale conquista romana. La sua architettura prevede la partecipazione dell’Ue ad accordi con nazioni non Ue, in progressione, e la creazione di una banca di investimento dedicata, il tutto gestito da un’organizzazione comune. Il passo geopolitico principale sarebbe quello di rompere il millenario Muro del Mediterraneo tra area cristiana ed islamica. Atto che faciliterebbe la connessione tra la nuova linea infrastrutturale che connetterà India, penisola arabica, Mediterraneo con approdo nell’Ue, recentemente annunciata nel G20 in India, con la sponsorizzazione degli Stati Uniti e la partecipazione attiva dell’Italia. Washington sta cercando di velocizzare l’accordo tra Arabia ed Israele per velocizzare l’inclusione della prima ed il ruolo di interfaccia tra regioni del Golfo e del Mediterraneo di Israele (Egitto, Giordania, ecc.) stessa, anche potenziando l’accordo di Abramo tra questa e gli Emirati. Inoltre, l’America ha lanciato un’iniziativa atlantica verso l’Europa, l’Africa ed il Sudamerica. Ciò apre la partecipazione statunitense alla Cea – Ekumene che potenzierebbe la spinta per l’inclusione dell’Africa. In sintesi, questo scenario - con parecchi pezzi già avviati – darebbe tendenzialmente (25 anni, passo dopo passo con metodo funzionalista) alle aziende europee un’area di mercato strutturato e sicuro di circa 5 miliardi di persone. Ovviamente non va dimenticata la configurazione interna dell’Ue. Ma va valutata con lo scopo di allargare il raggio di mercato sicuro per gli enti europei e non per far mantenere alla diarchia franco-tedesca il dominio su una piccola area di mercato.

ARCHIVIO

La forma economica del nuovo mondo bipolare

Allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale manca quella individualizzabile

Dall’istruzione al potere cognitivo di massa

La guerra continua

Nonostante il dialogo sino-americano la guerra economica continuerà

La priorità di una dedebitazione parziale secca

Ecco la nuova economia della deterrenza

L’avvio dell’ecoadattamento realistico

La trasformazione dell’immigrazione in capitale

La priorità del nucleare di nuova generazione

Prestito irredimibile vs tassa extraprofitti

Europa estroversa vs Ue introversa

La posta in gioco è il dominio del triangolo India-Mediterraneo-Africa

La ricerca per una nuova (ri)globalizzazione

Più G7 contro le crisi multiple

Verso un triumvirato che salverà l’Ue

Dall’irrealismo all’ecorealismo, lentamente

La priorità dell’operazione patrimonio contro debito

Tardare il taglio dei tassi è un errore

Si intravedono i primi passi di esoindustrializzazione

La crisi del Mar Rosso impone scelte forti all’Italia

La presidenza del G7 come occasione per Roma di imparare il ruolo di esportatore attivo di sicurezza

La difesa della fiducia in un mondo metastabile

La relazione tra capitale e avvio della biocibernazione

La necessità di integrare finanza pubblica e privata per gli investimenti di sicurezza militare

Verso una ristabilizzazione geopolitica globale

Ridurre la vulnerabilità per poter calcolare il rischio

L’irruzione dell’AI implica una rivoluzione cognitiva di massa

Più risparmio verso investimenti produttivi

Serve una scienza della dedebitazione

Il possibile scenario “Dedebiting EU”

Necessario accelerare un Piano Enrico Fermi nell’Ue

Come adattarsi all’ecomutamento

Macron pensa di usare la Cina ma è Pechino che sfrutta lui

L’ambiguità della Bce è un pericolo se non corretta

Basta alluvioni e siccità estreme: è possibile

Come ridurre il costo di eventi meteo estremi

Convergenza euroamericana vs. autonomia strategica Ue

L’Ue è importante oltre sé stessa


Un futuribile Song sostituivo dei Brics

I motivi per meno pessimismo e più ottimismo

Serve una nuova Bretton Woods (digitale)

Compensazioni Ue per le aziende italiane sanzionate dalla Russia

Avviare un’ecopolitica realistica nell’Ue

La necessaria evoluzione dell’offerta turistica

Più capitale privato per la proiezione in Africa

Dalla priorità della decarbonizzazione a quella dell’ecoadattamento

La priorità a breve e a lungo di costruire la fiducia economica

Abolire il termine finanza ombra per quella non bancaria

L’opportunità per una nuova industria cinematografica italiana

Europa: meno di un’unione ma più di un’alleanza

Più garanzia di sicurezza ad Israele per ridurne l’aggressività

Operazione vetrina per capitalizzare le imprese italiane

L’attrazione di capitale è più utile degli investimenti a debito

(c) Carlo Pelanda
FB TW

(c) 1999 Carlo Pelanda
Contacts: letters@carlopelanda.com
website by: Filippo Brunelli
X
La tua privacy è importante
Utilizziamo, senza il tuo consenso, SOLO cookies necessari alla elaborazione di analisi statistiche e tecnici per l'utilizzo del sito. Chiudendo il Cookie Banner, mediante il simbolo "X" o negando il consenso, continuerai a navigare in assenza di cookie di profilazione. More info

Tutti Cookie tecnici Cookie analitici di terze parti

Accetto Chudi