Professore,
ho letto il suo scritto inserito all'interno della pubblicazione Nomos & Khaos 2014.
Illuminante!
I miei complimenti e un ringraziamento per avere segnalato la necessità di spostamento di paradigma, di cambiamento di mentalità, prima ancora che quella di una serie di riforme che dovrebbero comunque essere progettualmente indirizzate.
Cordiali saluti e buone feste.
Luca Guerra
Anche adesso sono completamente d'accordo con il suo articolo. E chiaro che la sinistra e contraria alle suo proposte. Io pero michiedo una cosa . Penso che Lei abbia conoscienze altolocate nel centro destra . Provi a fare queste proposte a Brunetta a Salvini a Gasparri. Scommetto che saranno contrari. Se mi sono sbagliato me lo faccia sapere se non e di troppo disturbo. Grazie per l'attezione Fiorentini Alberto
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Carissimo professore,
Mi trovo in disaccordo con la sua analisi del trattato di libero scambio con l'america anche se non sono un professore per capire che sarebbe peggio per i nostri agricoltori e per il popolo che si troverebbe a mangiare cose che oggi qua in italia sono proibite ancora una volta ci troviamo a dover ubbidire ai mercati che ci stanno portando allo sfacello la disinformazione la fa da padrona anche perche lei non analizza i risvolti negativi ma solo quelli che interessano al mercato che non ha dubbi , con questo voglio fare notare che non tutti accettano passivamente cio che gli viene propinato grazie se mi legge
Egregio Professore
prima di tutto complimenti per le sue analisi, sempre precise e
costruttive ah! se fossero ascoltate.
deinde mi permetto di farle presente che fino a quando si trattava di
tutelare il lavoro delle nostre aziende, l'articolo 18 era granitico.
Ora che i buoi sono scappati, che stanno vendendo i gioielli di famiglia,
che il nostro governo si sta battendo disperatamente per salvare
le aziende estere, dicevo, ora, come dicono, l'art. 18 frena gli
investimenti.
Mi perdoni, ma le pensioni e le indennità dei nostri governi, le paghiamo
noi o la mafia africana, o la Merkel, mah!
Ce lo spiega per piacere?
Cordiali saluti
Suo Agdan
Gentile Prof,
Sono un suo lettore che ne pensa della proposta di cui sotto?
Grazie
Fabio Dragoni
sarebbe utile sfruttare l'ultima mossa BCE (con disponibilità della
stessa ad acquistare Asset Backed Securities) promuovendo un'operazione
di questo tipo:
A) radunare un pool di banche (le 10 più importanti più ICCREA)
B) le banche erogano agli imprenditori (non alle imprese) mutui a 20 anni
tasso 2% senza alcuna garanzia ma con un unico obbligo;
C) destinare le risorse di cui sopra a ripatrimonializzare le aziende di
proprietà attraverso un aumento di capitale;
D) l'operazione dovrebbe avere una size complessiva di almeno 50 miliardi
E) le banche cedono i crediti sub C) ad uno Special Purpose Vehicle (SPV)
ex legge 130/99 (legge sulle cartolarizzazioni)
F) la SPV finanzia l'acquisizione di cui sopra emettendo tre tranche di
ABS:
1) una senior con rating elevato (AAA) pari a circa il 60%-70% del
totale. Questi titoli potrebbero avere un rendimento dell'1,5%
2) una tranche junior senza rating con rendimento più elevato (30%-40%)
del totale.
Gli ABS sarebbero rimborsati nel capitale e ripagati negli interessi in
base alle performance del portafoglio crediti sottostanti. Ovviamente la
tranche senior subirebbe delle perdite solo quando queste non fossero
completamente assorbite dalla junior più rischiosa.
E la tranche junior più rischiosa 15-20 miliardi potrebbe essere
ripartita così:
-50% alle banche che hanno originato il prestito
-50% allo Stato che potrebbe usare fondi europei a sua disposizione.
In pratica lo Stato con circa 7-8 miliardi promuove una
ricapitalizzazione monstre del nostro sistema PMI.
Grazie e buon lavoro
Caro professore,
ho letto il suo ottimo articolo su Libero sullo stato della politica e le giro pari pari il pezzo inviato all'amico Giacalone, da tempo nostro
ospite a Pc per il nostro circolo NO RED.
Complimenti per la sempre analitica lucidità.
Cordiali saluti
Fabio Torrembini
Esimio Prof. Pelanda
Sono un affezionato lettore de 'il Sussidiario' dove trovo e leggo i Suoi articoli, si può dire quotidianamente.
Oggi per esempio ho potuto gustare il Suo intervento su TASSE, il calcolo da fare per "smettere" di pagare quelle ingiuste.
In conclusione lei sostiene che una parte delle tasse finanzia spesa inutile e sprechi: pagare questa parte è sostanzialmente ingiusto anche se va fatto per obbligo di legge.
Non sono completamente d'accordo con Lei: ciò che è ingiusto non va fatto, altrimenti se accettiamo di fare cose ingiuste finiremo come (sto estrapolando all'inverosimile) come quei nazisti che eliminavano ebrei perchè era la legge che lo ordinava.
D'altra parte non è poi così semplice evidente cosa sia giusto o ingiusto come nel caso della persecuzione di una etnia e soprattutto tornando alle tasse quale sia la parte da nonpagare dato che praticamente si paga ad un solo soggetto (lo Stato nelle sue forme) che poi li gestisce.
Ma anche se concordassimo che tutte le tasse, giuste o meno, si debbano pagare, resta il problema della equità del prelievo, ovvero del sistema di imposizione ingiusto: le faccio un esempio che riguardandomi tocca però molti altri contribuenti.
Si tratta dell'IMU nella sua delle cosidette "case unite", ovvero quelle abitazioni che pur essendo un unico appartamento sono costituite (per ragioni storiche di acquisto in tempi successivi o interventi edilizi) da due Unità Immobiliari ciascuna con il proprio numero di partita catastale.
In tal caso la normativa IMU (si veda circolare N.3/DF 18/5/2012 pag10 e segg.) prevede, (aggirando la sentenza della Corte costituzionale che per l'ICI aveva risolto il problema a favore del contribuente) che ad ogni nucleo familiare competa una sola 'abitazione principale' individuata da un solo numero di partita catastale. Nel mio caso praticamente mezzo appartamento è considerato come 'seconda casa'.
Diverse soluzioni sono state proposte per unificare l'appartamento ma il Catasto pone il suo diniego per ragioni meramente burocratiche (il fatto che una sia di mia proprietà ed una di mia moglie) e quindi mi è impossibile (se non attraverso una cessione, che ovviamente implica il pagamento di altre tasse e di oneri professionali) evitare la imposizione.
Vieppiù: se io e mia moglie non costituissimo un nucleo familiare (fossimo separati o mai stati coniugi) il problema non si porrebbe. In altre parole si tassa il nucleo familiare e non il cittadino. Come del resto non si pone per chi ha un appartamento grande come il mio (ovvero della somma dei due bilocali da 49mq ciascuno) ma una sola partita catastale.
A volte mi chiedo se il legislatore sia un marziano o un sadico persecutore o un disattento burocrate che pur di far cassa al fine di sostenere se stesso non esita a generare situazioni che dovranno risolversi necessariament davanti ad un giudice.
Grazie per l'attenzione la saluto e torno a leggerLa
Angelo Manara
Carissimo professore,
Mi ricordo ai tempi una dichiarazione (affermazione) tra le tante di Berlusconi.
L'Italia ha un risparmio privato elevato (notevolissimo).
Come mai una tale affermazione? (sembra una imbeccata). (Zitto.., già lo sanno..!! e ci stanno lavorando).
Cord.Saluti.
g.granato
Voghera
Egregio Prof.Pelanda,
Le scrivo da Reggio Emilia, sono laureato in economia, da oltre 20anni impreditore nel ramo dell'impiantistica elettrica e delle automazioni industriali (con la ditta ora "ovviamente" in crisi nera) per esprimerLe la mia personale gratitudine per i concetti che ha espresso in dibattito televisivo a proposito del capolavoro "dell'auto-annessione" alla Germania dei ns. politici.
C'è veramente da rimanere allibiti a vedere la processione dei ns. politici di tutti i colori dalla Merkel a prendere pagelle, ordini, compiti.
Addirittura ci siamo lasciati imporre un loro Presidente del Consiglio (Monti) che poi ha anche firmato un accordo capestro (fiscal compact) in nome di una politica economica assurda di soli tagli e tasse in epoca di crisi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Anche nella mia zona, una volta tra le migliori del pianeta, non si contano più le imprese che chiudono, i disoccupati, i suicidi. E non è certo colpa loro.
Urge un cambio di rotta radicale.
Un cordiale saluto
Marco Prati
Reggio Emilia
Egregio Prof.Pelanda,
Le scrivo da Reggio Emilia, sono laureato in economia, da oltre 20anni impreditore nel ramo dell'impiantistica elettrica e delle automazioni industriali (con la ditta ora "ovviamente" in crisi nera) per esprimerLe la mia personale gratitudine per i concetti che ha espresso in dibattito televisivo a proposito del capolavoro "dell'auto-annessione" alla Germania dei ns. politici.
C'è veramente da rimanere allibiti a vedere la processione dei ns. politici di tutti i colori dalla Merkel a prendere pagelle, ordini, compiti.
Addirittura ci siamo lasciati imporre un loro Presidente del Consiglio (Monti) che poi ha anche firmato un accordo capestro (fiscal compact) in nome di una politica economica assurda di soli tagli e tasse in epoca di crisi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Anche nella mia zona, una volta tra le migliori del pianeta, non si contano più le imprese che chiudono, i disoccupati, i suicidi. E non è certo colpa loro.
Urge un cambio di rotta radicale.
Un cordiale saluto
Marco Prati
Reggio Emilia
Mancata liquidità - medesimi errori del 29
Gentile professore,
ho letto la sua analisi su Libero di oggi, in merito all'argomento di cui all'oggetto.
Sono completamente d'accordo sulla tesi da Lei sostenuta.
Nel merito vorrei sottolineare che, anche gli strumenti del redditometro e della tracciabilità, frenano li
sviluppo dei mercati. Quanta gente è in possesso di grandi provviste di denaro che non spende ,per paura del fisco?
Non contesto una sana e corretta lotta all'evasione fiscale, ma così come oggi è fatta in Italia, ha un solo risultato: il blocco dell'economia.
L'aggressivita del fisco, deprime il mercato e, di conseguenza, non ottiene maggiori entrate.
Una moratoria, per un periodo di tre quattro anni del redditomero e della tracciabilità, sono sicuro favorirebbe una certa ripresa del mercato.
Le ho inviato questa breve nota certo che potrà darLe lo spunto di una ultriore analisi su Libero.
La saluto cordialmente.
Mario Polleggioni
Pescara
Un caro saluto,
Mauro Bertoni
Leggo oggi su Libero suo articolo. "Analisi"
Sono del tutto d'accordo con il suo pensiero espresso
Il punto é come fare e cosa fare perché i politici si rendano conto di
questo.
I politici sembrano completamente estranei da questa realtà.
Una volta pensavo che questa quasi democrazia Italiana avesse all'interno
gli anticorpi per autoregolarsi. Oggi sono convinto che non ci siano gli
anticorpi o siano totalmente collusi con i politici incapaci.
Forse anche i giornali e i giornalisti devono alzare il livello di critica / proposte.
Lei cosa ne pensa ?
Le porgo i piú cordiali saluti
Renato Chiavieri