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Carlo Pelanda: 2023-2-23Milano Finanza e Italia Oggi

2023-2-23

23/2/2023

Pechino cambia strategia per rispondere all'espansione americana

Pechino cambia strategia per rispondere all'espansione americana

Gli attori di mercato che chiedono scenari al gruppo di ricerca di chi scrive tendono a focalizzarsi più sul destino del confronto tra America e Cina che non su quello della seconda con la Russia, pur non sottovalutandone la rischiosità. Tale valutazione appare
corretta perché, diversamente dalle cronache che enfatizzano l' escalation comunicativa della deterrenza reciproca, l'analisi tra le righe mostra l'autolimitazione sia di Washington sia di Mosca nella guerra in Ucraina mentre tra America e Cina sta aumentado la competizione per allargare le nspettive zone di mfluenza in una situazione dove i confmi tra Pax (impero) sinica ed americana non sono ancora stabilizzati e riguardano un'area con circa 5 miliardi di abitanti sui circa 3 già consolidati nei due blocchi. In questo quadro è osservabile un cambio di strategia da parte di Pechino e un impressionante attivismo di (ri)produzione di potenza nel globo da parte statumtense.
Va spiegata almeno per cenni l'osservazione di autolimitazione del conflitto tra America e Russia perché pare un azzardo segnalarla. Il sostegno Nato alla difesa dell'Ucraina è totale e sostanziale, ma è evidente il limite posto ad azioni offensive.
W as~gton e Mosca si parlano quasi quotidianamente e, pur non avendo ancora trovato il punto di equilibrio per un cessate il fuoco, lasciandolo al "campo", condividono l'idea che alla fme ci sarà. Il ricorso di Mosca alla deterrenza nucleare indica un confme che verrà difeso in modo totale, i limiti di fornitura di "lance" all'Ucraina mentre gli scudi sono "stato dell'arte" e massivi, indica che quel confme verrà rispettato se Mosca non esagererà.
Anche se il cessate il fuoco è lontano il conflitto cinetico appare perimetrato. Parte degli attori di mercato lo ha intuito ed ha lateralizzato questo teatro di guerra, pur senza perderlo di vista.
Chi scrive aggiunge che l'ingaggio più diretto dell'America nel confronto con la Russia comporta sì un richio di escalation, ma anche la probabilità che la dissuasione nucleare reciproca tenga il conflitto a livello convenzionale. Così l'attenzione primana si sposta sul cambiamento di strategia della Cina in relazione all'azione statunitense di contrasto del suo potere nel Pacifico, Africa, Sudamerica e mondo islamico.
Probabilmente il pensiero raffinato di Wang Yi ha convinto Xi Jinping a prendere una postura meno aggressiva pur senza rinunciare allo status di potere globale simmetrico a quello americano.
Pechino, cioè, cerca di limitare la "reconquista" statunitense cercando una posizione pacificante e pragmatica di cui si può avere fiducia, con lo scopo di rendere percepita l'America, e non la Cma, come aggressore. Tecnicamente, è una risposta asimmetrica mtelligente alla constatazione che l'America sta in effetti restringendo il raggio di influenza della Cina. Ora Washington, un po' spiazzata, sta cercando
una risposta altrettanto intelligente. La partita continua.

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