Scenario Libra in base ad informazioni preliminari. Questa non ha status di “moneta”, ma di “derivato” configurato per scambi veloci elettronici e con sottostante un paniere di monete. E’ una “metamoneta”, cioè un impacchettamento sintetico di emissioni primarie. Ricorda l’European Currency Unit (Ecu) del passato, cioè del pre-euro virtuale. Se la Libra resterà in questo perimetro di classificazione, cioè di metamoneta bilanciata da “hedging” interno, non servirà alcuna regolamentazione, ma solo un’informativa agli utenti di fare attenzione ad accendere debiti in libra ripagabili in una delle monete più deboli del paniere. Nel caso il paniere venisse allargato ad altri derivati o criptovalute con sottostanti diversi da monete primarie, allora la regolamentazione dovrebbe imporre la trasparenza totale del sottostante stesso. Sarebbe complicato e probabilmente per tale motivo il paniere di Libra rimarrà limitato a sottostanti monetari primari. Se così, qual è il vantaggio di Libra? Al momento solo funzionale: velocità di scambio e semplicità di deposito in conti, ma il secondo limitato dalle normative antiriciclaggio nelle giurisdizioni evolute, meno in quelle a istituzionalizzazione incompleta. Da un lato, quasi due miliardi di utenti in nazioni emergenti o povere e poverissime potrebbero accedere liberamente a una valuta robusta via conti gestiti da terminale telefonico. Dall’altro, ciò sarebbe un bypass pro-riciclaggio ed evasione fiscale nonché un possibile problema per le valute e ciclo del capitale in circa 80 nazioni povere. Poiché il beneficio sarebbe enorme, ma anche il possibile disordine, la regolamentazione su questo punto dovrebbe essere ben concordata e condivisa tra gestori del sistema di scambio, in giurisdizione evoluta, e regolatori nazionali. La scelta di collocare a Ginevra il consorzio di gestione della Libra va in questa direzione e forse ammicca ad una futura moneta Onu, ridando valore a questa organizzazione internazionale. Sul lato della concorrenza da parte della nuova metamoneta, il sistema bancario ha meno da temere di quanto ora molti pensano se accelererà la sua trasformazione digitale. Resta un rischio di posizione dominante perché il consorzio Libra può indirizzare con forza incentivante non pareggiabile da altri – il cui costo sarebbe più che bilanciato dal guadagno di un signoraggio indiretto sulla metamoneta – gli acquisti di miliardi di consumatori. Tema da studiare quando il progetto Libra sarà più chiaro.