Problema generale. L'evoluzione del welfare, per diventare economicamente sostenibile, richiede una maggiore selettivita' della spesa assistenziale, cioe' solo a chi ne ha veramente bisogno, nonche' un controllo preciso del vero stato di bisogno stesso. In tutti i Paesi che adottano il modello assistenziale, piu' o meno pesante, si assiste infatti a questo fenomeno. Gli Stati Uniti stanno anticipando misure che sono allo studio negli altri Paesi, tra cui l'Italia. Problema particolare. La necessita' di controllare in dettaglio la situazione dei cittadini assistiti crea il rischio di un controllo informativo totale di tutta la popolazione. E cio' pone una nuova minaccia ai diritti fondamentali di liberta' individuale. Vediamo il caso statunitense come prototipo di un problema che nel futuro dovremo affrontare anche in Italia ed Europa.
Clinton sta per annunciare la creazione del registro nazionale delle nuove assunzioni (National Directory of New Hires). Questo e' previsto dalla nuova legge sul welfare, approvata nel 1996. Lo scopo della misura e' quello di tenere sotto controllo chi percepisce aiuti pubblici per i propri figli, in particolare, o altri benefici assistenziali, in generale. La legge statunitense da diritto a tali aiuti se uno si trova disoccupato o senza un reddito sufficiente. In realtta' molti continuano a prendersi i soldi statali anche quando trovano un lavoro ed un buon reddito. E riescono a farlo perche' lo Stato federale ed i singoli Stati dell'Unione non hanno mezzi per seguire la situazione lavorativa di questi soggetti data la peculiare mobilita' geografica e temporale del mercato del lavoro statunitense. Molti miliardi di dollari (migliaia di miliardi di lire) vengono percepiti attraverso frode, rendendo insostenibile l'assistenza pubblica. In particolare, si pensi ai casi di coppie divorziate con figli. Un genitore non ha strumenti per sapere se l'ex-coniuge abbia i mezzi o meno per sostenere la prole e quindi alcun modo per reagire al fatto che l'altro non paghi quello che deve (definito da un giudice) nel momento in cui si dichiara senza redditi. E se uno vuole nascondersi e non pagare il dovuto per i figli, puo' farlo proprio perche' manca un controllo adeguato. Per esempio gia' dal 1993 lo Stato della Virginia ha deciso di creare un registro di tutti i nuovi assunti, in modo da controllare le situazioni di reddito dei cittadini assistiti. Ed ha funzionato bene come regolatore equo degli obblighi e dei diritti ed anche come riduzione della spesa pubblica per il welfare. Me se uno trova lavoro, per dire, in Texas, la Virginia non ha i mezzi per saperlo e controllare la sua situazione reale. In sintesi, l'estensione federale (cioe' in tutti gli Stati) del registro delle nuove occupazioni e' un atto comprensibile ed accettabile. Ed allora dove e' il problema?
Il punto e' che che l'amministrazione Clinton vuole, per completezza o per riverbero della sua genetica di sinistra, che il Registro nazionale non solo computerizzi le posizioni lavorative dei cittadini assistiti e con obblighi di sostentamento dei figli, ma sta prefigurando la schedatura di tutti, dico tutti, coloro che saranno assunti a partire dal 31 ottobre. Il datore di lavoro sara' obbligato a dare allo Stato il nome ed i dati personali - salario, ecc.- dell'assunto sotto pena di multa. Per esempio, se io volessi passare dalla Universita' della Georgia - dove insegno ora- a quella, per dire, della California, entrerei in questa banca dati, con tutti i fattacci miei - pur straniero- a disposizione di chiunque abbia accesso al sistema informativo. E qui c'e il vero problema. Visti gli scopi della schedatura, non sara' possibile evitare che molti soggetti possano ottenere l'informazione su chiunque, senza possibilita' di controllo reale, pur esistendo una tutela formale della riservatezza: agenti delle tasse, di tutte le amministrazioni del welfare, giudici, avvocati, poliziotti e, qui il punto, chiunque ottenga da qualcuno di loro, per pochi soldi, i codici di accesso.
E' un problema solo degli americani? No. Ricordatevi che in Italia sta sviluppandosi un sistema con caratteristiche simili. Una carta magnetica dara' diritto ad usare i servizi sociali e medici. Ma l'uso di questa carta implica un'informazione totale sul cittadino per garantire che abbia veramente diritto agli stessi. Certo, l'Italia e' inefficiente e voi pensate che mai da noi si avra' il controllo sociale che e' possibile negli Stati Uniti dove la tecnologia e' molto piu' avanzata e, soprattutto, le istituzioni funzionano. Ma le tecnologie si possono importare (e per questo e' importante analizzare preventivamente i prototipi). E se in Italia resta al potere la sinistra liberticida, vedrete che sul piano dei controlli saranno efficientissimi. Non ditemi, per favore, che male c'e' se lo Stato possiede tutti i dati, e a ciclo continuo, su un cittadino. Vuol dire che non capite l'essenza della liberta' in una democrazia. I cittadini devono rispettare le leggi, ma lo Stato deve accertarlo con mezzi che mai ledano il diritto alla riservatezza del cittadino in relazione a terzi. La riservatezza e' la liberta' dell'individuo (pensate al voto segreto nella cabina elettorale).
Che messaggio voglio passarvi, lettori? Mentre sono certo che la gente e le istituzioni statunitensi sapranno correggere il problema appena sara' discusso pubblicamente, non sono altrettanto sicuro che in Italia vi siano le stesse possibilita' politiche di conquista e difesa della liberta' individuale. E' ora di pensarci prima che arrivino le schedature.