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Carlo Pelanda: 2016-5-20Milano Finanza e Italia Oggi

2016-5-20

20/5/2016

Le probabilità favoriscono Clinton e la convergenza euroamericana

I dati politici americani, pur molto incerti, permettono già una prima simulazione sull’esito delle elezioni presidenziali e per il rinnovo di parte del Congresso in novembre. Ciò è utile per inquadrare in anticipo le possibili linee di politica estera statunitense. Questa, in realtà, non varia di molto al cambiare dei presidenti. Ma che vi siano Clinton o Trump alla casa Bianca potrà avere effetti diversi sul negoziato per un mercato integrato euroamericano, in sigla Ttip, e pur meno, su quello di libero scambio tra America e 11 nazioni del Pacifico, in sigla Tpp, in attesa di ratifica parlamentare. La simulazione deve includere non solo le probabilità di vittoria di Clinton o Trump, ma anche le diverse maggioranze nei due rami del Congresso. Lo scenario ora più probabile è quello più favorevole al Ttip e alla ratifica del Tpp: vittoria di Clinton e conquista di una delle Camere da parte dei democratici. Clinton, pur tacendolo nelle primarie, riprenderà la politica d’ingaggio globale e vorrà utilizzare Tpp e Ttip come strumento per farlo. Da un lato, Clinton dovrà fare i conti con i protezionisti “sandersiani” nel Partito democratico. Dall’altro, potrà usare l’alleanza con la maggior parte dei sindacati per ammorbidire le istanze protezioniste e contare sul sostegno dei repubblicani centristi che già hanno aiutato il piano di Obama per creare un mercato integrato delle democrazie dal Pacifico all’Atlantico, cioè Ttip + Tpp, sia per aumentare la crescita sia per contenere l’espansione cinese e tenere unite America ed Europa. Anche con due camere a maggioranza repubblicana, ormai divisa tra isolazionisti e centristi, Clinton potrebbe attuare la politica detta grazie ad una maggioranza centrista bipartisan sulla materia. Trump potrebbe perseguire la stessa linea perché interesse oggettivo dell’America, ma in modi troppo “americanisti” che renderebbero difficile il consenso degli europei. Comunque è più probabile vinca Clinton, con l’aiuto indiretto dei repubblicani centristi che saboteranno Trump, e che questa poi formi al Congresso una maggioranza tematica di centristi dei due partiti. Se così, allora gli europei dovrebbero ora preservare la continuazione del Ttip e predisporre sia risposte positive alla dottrina del re-ingaggio da parte di Clinton sia maggioranze politiche fatte da centristi di sinistra e di destra, affinché sui due lati dell’Atlantico prevalga una convergenza tra politiche razionali. Se tale probabilità si confermasse nei prossimi mesi, il mercato potrà scommettere su una ripresa globale più forte nel 2017-18 e non più sull’oro.

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