ENGLISH VERSION


Dati personali
Pubblicazioni
Articoli
CAP TV
Interviste
Voci dei lettori

 CERCA


Carlo A. Pelanda
X  

MENU   VITA   ARTICOLI   INTERVISTE
fb Tw print

Il%20Foglio

2009-9-22

22/9/2009

Servono privati visonari per evitare la stgnazione del settore spaziale pubblico

Questa rubrica trova sorprendente che la Nato non applichi in Afghanistan sistemi di controllo del territorio sufficienti sia per offesa sia per difesa contro attentati ed imboscate. Nessuna critica. Ma va fatta una riflessione di scenario strategico sul come ridurne la vulnerabilità alla guerriglia. La soluzione qui proposta è tecnologica.

Le tecnologie oggi possibili permetterebbero la costruzione del seguente sistema di saturazione informativa del territorio da controllare. Una rete multilivello di osservazione sia ottica sia sensoriale a copertura permanente delle aree suddivise in quadrati. Ogni quadrato di territorio viene controllato da una rete di satelliti con alta capacità di risoluzione, con visione Sar (passa le nuvole) e con sensori che rilevano qualsiasi emissione elettromagnetica, termica, chimica, ecc.. Il tutto è integrato, via infofusione,  da altre piattaforme, quali aerei robotizzati, aerostati, elicotteri, ecc. In ogni quadrato, inoltre c’è un sottosistema di sensori a terra (e sotto). Il tutto viene gestito da una sistema di intelligenza semiartificiale in grado di gestire la visione totale e da questa sia selezionare minacce incombenti sia inferire i modelli di comportamento del nemico e altro. Una capacità essenziale del sistema dovrebbe essere quella di “marcare” elettronicamente ogni singolo individuo rilevante e seguirne gli spostamenti 24h in remoto. Un’altra capacità prioritaria è quella di rilevare le mine sia con osservazione ottica continua che scopre chi le mette sia con sensori che individuano buche, metalli, esplosivi, ecc.. Essenziale, poi, creare la fanteria aerea per velocità di intervento: tutto via elicotteri e simili, poco via ruote, a piedi solo azioni puntuative. Tale sistema, pur fattibile, non c’è per due motivi. Il costo è enorme. Ma lo sarebbe anche il beneficio, considerando la riduzione di vittime e lo spin-off nel settore civile per sistemi di controllo dell’ambiente. Più importante, il pensiero militare è lento nell’adattarsi ai nuovi conflitti, nell’integrare forza aerea e terrestre, e non formula le giuste specifiche alle industrie. Raccomandazioni. Per la Nato: (a) elaborare una nuova dottrina della superiorità aerea combinata con la saturazione informativa ed operativa del territorio a bassa intensità umana ed alta robotizzazione; (b) progetto Manhattan a costi condivisi per sviluppare in un biennio, con le industrie dell’Alleanza consorziate, il nuovo sistema. Per l’Italia: (c) spingere tale progetto vista la grande capacità dell’industria nazionale nel settore e la necessità di avere più vittorie e meno funerali.     

(c) 2009 Carlo Pelanda
FB TW

(c) 1999 Carlo Pelanda
Contacts: letters@carlopelanda.com
website by: Filippo Brunelli
X
La tua privacy è importante
Utilizziamo, senza il tuo consenso, SOLO cookies necessari alla elaborazione di analisi statistiche e tecnici per l'utilizzo del sito. Chiudendo il Cookie Banner, mediante il simbolo "X" o negando il consenso, continuerai a navigare in assenza di cookie di profilazione. More info

Tutti Cookie tecnici Cookie analitici di terze parti

Accetto Chudi