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Carlo A. Pelanda
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2000-4-27

27/4/2000

Un’Italia irreale sui giornali stranieri

La demonizzazione del centrodestra sulla stampa estera è un pericolo per tutti gli italiani

(titolo originale)

All’estero prevale un’immagine dell’Italia che non corrisponde alla realta’. Lo si e’ potuto notare, in particolar modo, nei giorni successivi alla vittoria elettorale del centrodestra  nelle elezioni regionali. Il Financial Times, in un editoriale, e’ arrivato perfino a raccomandare che i governi europei vigilino sul nostro Paese affinche’, in caso di un futuro governo Berlusconi, non vengano attuate politiche che destabilizzino l’Italia e, conseguentemente, l’euro Evidentemente e’ diffusa una demonizzazione vera e propria del centrodestra italiano. Ribadita lunedi 24 aprile dal ministro francese Moscovici (“un governo di destra sarebbe un problema per gli europei“) e amplificata in prima pagina da Le Figaro. Sintetizzando, le accuse delegittimanti sono quattro: (a) la proposta di ridurre sostanzialmente le tasse viene vista come irrealizzabile (“tagli fiscali non finanziabili”, ha sentenziato l’editoriale del Financial Times) e portatrice di una crisi del bilancio dello Stato, a sua volta  motivo di crisi per l’euro; (b) l’inclusione della Lega in un possibile futuro governo viene vista come minaccia di “haiderismo” nonche’ di frammentazione dell’Italia; (c) cosi’ come la partecipazione di AN alla coalizione viene presentata, tout court, in termini di  ritorno del fascismo in Italia (neofascisti li ha definiti ripetutamente il cancelliere tedesco Schroeder); (d) Berlusconi, infine, e’ trattato o come una macchietta (pianista da bar, capo di un partito calcistico, scrive Thomas Friedman sullo Herald Tribune del 22 aprile) oppure come un personaggio arrivato alla politica per difendersi meglio dalle accuse di corruzione. Francamente e’ un po’ troppo, vere e proprie fesserie. Che, tuttavia, dobbiamo prendere molto seriamente. Oggi forniscono un alibi di legittimità esterna al discutibile tentativo di Amato. Domani, se il centrodestra arrivasse al potere, la demonizzazione in atto  sarebbe un veicolo gia’ predisposto per delle mobilitazioni di opinione, scatenate dalla sinistra italiana ed europea, che porterebbero ad atti di ostracismo anti-italiano (tipo il sabotaggio economico in corso contro l’Austria). Quindi e’ interesse nazionale, e non solo di parte, definire la verità del caso italiano e diventare capaci di comunicarla all’esterno.

 Proviamo a rispondere il più oggettivamente possibile ai punti di accusa sopra citati. A) Ridurre le tasse in una situazione di debito enorme – quindi di pesanti interessi da pagare ogni anno – complicata da un sistema pensionistico squilibrato e da un costo altissimo e rigido dell’apparato pubblico, non e’ certo cosa facile. Ma ci sono due fattori favorevoli di cui chi enfatizza questo problema non tiene conto. Molta spesa  pubblica e’ puro spreco – nell’ordine di decine di migliaia di miliardi di  lire all’anno – e quindi c’e’ molto spazio per riduzioni dei costi statali che permettano meno tasse. Soprattutto, il modello italiano di imprenditoria diffusa, unico al mondo, e’ in grado di reagire tre o quattro volte piu’ velocemente alla  leva fiscale che non i sistemi a “capitalismo concentrato” (Francia, Germania). Questo vuol dire che una defiscalizzazione anche forte a favore delle industrie porterebbe ad una crescita tale in breve tempo da poter mantenere il gettito pur a tasse dimezzate. Anche perche’, come rilevato recentemente, in Italia l’evasione ed elusione fiscale e’ altissima in quanto le tasse sono fuori misura. Se ridotte, non ci sarebbe motivo per correre i rischi dovuti al non pagarle. In sintesi, proprio in Italia la teoria di “meno tasse piu’ crescita, lavoro e gettito” puo’ funzionare meglio che altrove in Europa. B) L’inclusione della Lega in una coalizione moderata e’ una garanzia che i suoi eccessi del passato vengano incanalati entro un autonomismo locale sacrosanto e modernizzante. C) AN ha dato tante di quelle prove sulla sua democraticita’ e rappresentanza dei valori di “destra civile” che il metterli in dubbo e’ un semplice insulto. D) Al riguardo di Berlusconi l’unica critica vera riguarda il conflitto di interessi tra ruolo politico e proprietà di un’azienda televisiva. E’ un problema aperto, da risolvere presto, probabilmente in parallelo alla.privatizzazione della Rai. Ma non giustifica ne’ la derisione ne’ l’accusa di inaffidabilita’. Questa sembra essere la verita’.

Perche’ non appare sulla stampa estera? Per due motivi principali. Si è notato che i corrispondenti stranieri si ispirano prevalentemente a fonti della sinistra itlaiana, probabilmente di sinistra anch’essi. Per esempio, Tana De Zulueta, nel passato corrispondente dell’ influentissimo Economist, e’ diventata deputato dell’Ulivo. Secondo, la sinistra europea è più coesa ed organizzata del centrodestra europeo nel sostenere i diversi centrosinistra nazionali, delegittimando i loro avversari, anche usando pesantemente il fatto di essere al governo in Francia e Germania. La correzione urgente del primo fattore, denunciando con forza la parzialità dell’informazione relativa all’Italia, sarebbe utile per attutire il secondo.   

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