Benché i disastri naturali
siano più antichi dell’umanità, gli studi sociali relativi a terremoti,
inondazioni ed altri eventi catastrofici sono un fenomeno recente. Questo libro
rappresenta il primo contributo scientifico offerto in Italia alla comprensione
del tipo di reazioni e dei modelli di adattamento che hanno luogo — a breve e
a medio periodo e a livello sia individuale che di gruppo — in comunità
sottoposte a fasi acute di deterioramento ambientale.
Presentando i risultati di
ricerche empiriche condotte a seguito di alcuni casi recenti di catastrofi,
naturali o tecnologiche, che hanno colpito aree del nostro paese (dal terremoto
del Friuli al disastro dell’lcmesa), il volume propone un indirizzo
volutamente interdisciplinare, frutto di un confronto tra sociologi, economisti,
politologi, geograf i, psicologi e urbanisti.
Pur nella molteplicità
delle prospettive adottate, l’analisi ha tuttavia concordato nel sottolineare
come la vulnerabilità, la stabilità, le dinamiche degenerative e rigenerative
dei sistemi (sociali, politici ed economici) esposti a improvvise crisi
ambientali siano funzioni complesse del tipo di “normalità” in cui si
avvera l’evento raro, locale e dannoso.
Oltre che allo studioso e
al ricercatore, il volume si rivolge quindi ai responsabili ai vari livelli
perché adottino politiche di prevenzione utili a limitare gli effetti
distruttivi dei disastri, non solo nelle fasi più acute e immediate delle
catastrofi, ma anche nel periodo successivo della ricostruzione.
1. Aspetti di cornice
dell’evento raro
2. Livello individuale e
di piccolo gruppo
2.1 Minaccia
2.2 Impatto e reazione immediata
3. Livello
dell’organizzazione
3.1 Minaccia
3.2 Impatto e reazione immediata
4. Livello di comunità
4.1 Minaccia
4.2 Impatto e reazione immediata
1. Premessa
2. Rimedio
2.1 Livello individuale e di gruppo
primario
2.2 Livello comunitario
2.3 Livello societario
3. Ricostruzione
4. Considerazioni finali
1. Introduzione
2. Paradigmi delle
relazioni internazionali e solidarietà internazionale
3. Classificazione degli
attori
4. Il modello
5. Il flusso delle
informazioni
6. Il flusso degli aiuti
internazionali
7. Il modello e gli
eventi sismici del 1976
7.1 Aiuti internazionali ed entità del
danno
7.2 Gli attori e i flussi di aiuto
7.3 Le determinanti dell’aiuto
provenienti dagli stati-nazione donatori
7.4 Dinamica dell’aiuto internazionale:
le fasi dell’intervento
8. Conclusioni
1. Premessa
2. Varietà, conflitti e
scelte negli obiettivi per la ricostruzione
3. Aspetti economici e
sociali della ricostruzione
4. Conclusioni
1. Premessa
2. I comportamenti delle
unità economiche
2.1 L’approccio attuariale
2.2 I processi di adattamento delle
famiglie
2.3 I processi di decisione delle imprese
2.4 Le scelte dell’operatore pubblico
2.5 I comportamenti delle famiglie e delle
imprese non colpite
3. Il sistema economico
3.1 Le conseguenze per il sistema economico
3.2 Le dimensioni economiche della
ricostruzione
3.3 Gli effetti sulle aree non colpite
4. Ulteriori linee di
ricerca
1. Uomo e ambiente
naturale come sistemi interattivi
2. L’approccio
ecologico-geografico
3. Diffusione spaziale
dell’evento distruttivo
4. Conclusioni
1. Presentazione
2. I tre sottosistemi
dell’insediamento
3. Aspetti temporali e
spaziali dei danni: domanda e offerta di aiuti
3.1 Dentro e fuori il disastro
3.2 Destabilizzazione e riabilitazione del
supporto territoriale
3.3 I danni strutturali
3.4 L’esposizione nel tempo e la domanda
sociale
4. Conclusioni
1. Vulnerabilità
2. Stabilità e
degenerazione dei sistemi
3. Orientamento
disciplinare
4. Orientamento pratico
1. Aspetto concettuale
dell’approccio
2. La ricerca. Nota
tecnica
3. Descrizione sintetica
delle fasi del disastro
4. Andamento dei livelli
di tensione psicofisiologica (Tpf) nel biennio seguente il terremoto.
Descrizione generale
5. Barriere ambientali
nel post-impatto
6. Livelli di reattività
individuale alle barriere ambientali nel post-impatto. Ipotesi di fase
6.1 t0, fase del soccorso e della prima
emergenza (maggio 1976)
6.2 t1, fase del primo rimedio (estate
1976)
6.3 t2, fase dello sfollamento (settembre
1976-maggio 1977)
6.4 t3 (estate 1977). Fase del
reinsediamento e del secondo rimedio
6.5 t4. Inizio della fase di ricostruzione;
risposta individuale di medio periodo al disastro (agosto 1978)
7. Ipotesi di processo
ed osservazioni propositive ai livelli di gruppo familiare e individuale
7.1 Perdita della funzione equilibratrice
delle tensioni individuali da parte dell’ambito familiare nel biennio seguente
il terremoto
7.2 Costanza della risposta individuale al
disastro in base alle caratteristiche predeterminate
8. Conclusioni
1. Presentazione
2. Livelli di risposta
individuale nelle fasi acute del disastro
2.1 (A) La scoperta
2.2 (B) L’allarme
2.3 (C) L’impatto
2.4 (D) Rinforzo dell’allarme durante
l’esaurirsi del fenomeno alluvionale
2.5 (E) Reazione di breve periodo
2.6 Conclusione
3. Bilancio soggettivo
del disastro
3.1 Settori colpiti e tempi di
ricomposizione: bilancio e previsione
3.2 Il ruolo delle esperienze personali e
delle conseguenze materiali subite
3.3 Orientamenti verso l’assetto
amministrativo
3.4 Conclusione
1. Premessa
2. Dati fattuali
3. Vita in prefabbricato
4. Il terremoto
5. Conclusioni
1. Premessa
2. Campione e
metodologia
3. Analisi dei risultati
3.1 Analisi qualitativa
3.2 Analisi quantitativa
1. Premessa
2. Il comportamento
elettorale in una zona disastrata
3. Gli enti locali di
fronte ad una calamità
4. Conclusioni