|
|
Sezione:
Politica Rubrica: Intervista
Numero: 19 - 17 Maggio
2000 | |
|
Titanic-Italia: a tre anni dall’iceberg
|
|
|
L’allarmante previsione di Carlo Pelanda economista e
docente universitario negli Usa |
|
|
"Per riformare questa
sinistra sarà necessaria una drammatica crisi sociale con tasse
sempre più alte, fuga dei capitali, gravissime crisi occupazionali e
stipendi bassi. Per chi li avrà", Carlo Pelanda, docente di scenari
globali all’Università della Georgia (Usa) ed editorialista
economico di diversi quotidiani non ha dubbi: entro tre o quattro
anni arriverà il conto di anni di immobilismo e a pagarlo saranno
soprattutto le fasce più deboli della società. "In Italia oggi
esistono due sinistre – spiega -: una di stampo anglosassone che
capisce che non è più possibile mantenere il welfare state elaborato
negli anni ’50-’60 e riconosce al mercato la capacità di creare
ricchezza e, se lasciato operare, di diffonderla socialmente. Una
sinistra che aspira a governare e che perciò vuole seguire la strada
di Clinton e Blair. Esiste poi una seconda sinistra alla quale
invece governare non interessa affatto e si limita a monetizzare la
propria capacità di ricatto. Cofferati, vero leader di questa
sinistra insieme a Bertinotti, sa di non poter governare con le idee
che porta e preferisce rappresentare una minoranza sociale che resta
compatta e gli garantisce un’enorme forza politica. Amato appartiene
alla logica della sinistra di governo e sostiene le riforme, ma le
possibilità che ha di attuarle sono pari a zero perché qualsiasi
riforma reale toglierebbe potere alla sinistra conservatrice che
utilizza la cassa pubblica per finanziare il proprio apparato
assistenzialista. Per questo non è possibile la riforma delle
pensioni, del mercato del lavoro e dell’assistenzialismo di Stato.
Soprattutto non è possibile in un anno elettorale. Alla fine Amato
cercherà di strappare una falsa riforma e abbassando nominalmente le
tasse di un paio di punti in vista delle elezioni. In Gran Bretagna
e negli Usa le riforme sono state possibili perché le forze
socialiste erano meno organizzate e la Tatcher e Reagan poterono
smantellarle liberando le forze più liberiste. L’Europa continentale
non ha avuto né una Tatcher né un Reagan mentre la tradizione
statalista è molto più radicata e le sinistre hanno apparati forti e
ricchi. E’ doloroso pensare che per arrivare alle riforme si debba
passare attraverso il dramma di un impoverimento generale della
popolazione, ma davanti a una sinistra irriformabile molti studiosi
ritengono che si tratta di uno scenario inevitabile lontano non più
di tre o quattro anni".
|
|
di Maurizio Zottarelli |
|
(c) 2000 - Editoriale Tempi duri s.r.l. |
|
I commenti dei
lettori |
|
E tu che ne dici? Scrivi il primo
commento a questo articolo!
Questo servizio è riservato agli utenti
registrati
Oppure
registrati se non l'hai ancora fatto
|
|