In questo numero
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· il problema politico n°1 dell'Occidente è l'educazione
· Fatima e l'uomo verme del genoma: chi è il vero scienziato
· Record sanitari: occhio al trucco
· Last week, next week26
· La paura fa Corea
· Pagati per fiducia
· Gli abusologi (ritratto di un interno di famiglia)
· Andrea Claudiani, un pm (quasi) d'assalto
· E il giudice-Re Sole disse: "la Ragione sono io"
· Aboliamo i Tribunali per i minorenni
· No, non è la Rai
· L'io, il potere e le opere (di Misericordia)
· Ma la chiesa non ha abbandonato gli uomini
· Dall'E-mail all'E-vento
· Sì alla salute, no allo stato-balia
Sezione: Esteri
Rubrica: Politica
Numero: 26 - 5 Luglio 2000
Pagati per fiducia
C'è un tempo per il "terminator" e uno per il "facilitator". Il mestiere del "diplomatico parallelo". Botta e risposta con Carlo Pelanda, co-direttore di Globis negli Usa ed editorialista del Foglio e del Giornale in Italia. Intervista a Carlo Pelanda
Che cos'è Globis, che cos'è un facilitatore?.

Globis è un istituto di ricerca dell'Università della Georgia che si dedica principalmente alla formulazione di scenari globali. Formalmente è nato nel 1994, ma ha raccolto sotto questo nome altre attività che già esistevano da 10 anni prima. Ha una rete di 120 ricercatori in tutto il mondo, dunque è un istituto organizzato in rete con altre università e centri di ricerca. Oltre alla ricerca, Globis fa anche un'attività di diplomazia parallela come Organizzazione non governativa (Ong) col pieno consenso dell'università stessa. La nostra missione è di tentare di risolvere le situazioni in cui i governi non riescono a comunicare fra di loro. L'ultimo caso è quello fra le due Coree, di cui si è occupato il nostro direttore Han Park. Abbiamo altre due missioni in corso in paesi africani, che non posso citare per ragioni di riservatezza. Ma l'attività più importante che fa Globis come istituzione è quella di insegnare, a studenti e tecnici di tutto il mondo, i metodi della facilitazione, intesa come creazione di possibilità di comunicazione fra governi o gruppi contrapposti che non parlano fra di loro.

Come avviene l'azione della diplomazia parallela?.

La diplomazia parallela si basa su una cosa molto semplice: la creazione della fiducia (confidence building) tra una parte e l'altra, che passa attraverso la fiducia nel facilitatore. Questo è l'elemento più importante: come si dota un negoziatore della fiducia sufficiente perché le due parti parlino liberamente, perché possano fidarsi.

di Rodolfo Casadei

(c) 2000 - Editoriale Tempi duri s.r.l.
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